Staordinariamente Palio

Tempi straordinari richiedono risposte e soluzioni straordinarie. In particolare, per la Consorteria del Balsamico Tradizionale di Spilamberto le difficoltà diventano stimoli e opportunità di miglioramento.
Ne è convinto Maurizio Fini che neppure per un momento ha pensato di annullare il Palio 2020, che tradizionalmente si svolge l’ultima domenica di giugno: il Gran Maestro si è messo, invece, a studiare una soluzione alternativa per quella che è una “conditio sine qua non” del Palio, ovvero i tavoli di assaggio che, serata dopo serata, valutazione dopo valutazione, portano alla selezione dei dodici aceti finalisti tra le centinaia e centinaia di partecipanti. E l’ha trovata, attraverso uno strumento digitale che ha consentito di raggiungere risultati e performance insperati, sia a livello professionale che…umano.
Realizzare un Palio, infatti, è un “lavoro da duri”: in condizioni normali occorrono almeno tre mesi di attività preventiva tra raccolta campioni, analisi, degustazioni, valutazione dei valori, definizione delle classifiche, preparazione dei tavoli di assaggio, ricezione delle prenotazioni: proprio quest’ultima, delicatissima fase è diventata il fiore all’occhiello della Consorteria, in una maniera totalmente inaspettata: “Insieme ai membri del Consiglio direttivo abbiamo inventato nuove strade per continuare ad assaggiare il nostro amato Aceto nella massima sicurezza – spiega Maurizio Fini – Fondamentale è stato proporre ai soci una riflessione attraverso un questionario da cui sono emerse idee utilissime e costruttive. Abbiamo poi concluso che la soluzione migliore era mettere i maestri assaggiatori nelle condizioni di poter procedere singolarmente e autonomamente nella valutazione; ciascuno ha avuto a disposizione i campioni d’aceto e gli strumenti individuali per l’assaggio che attualmente viene effettuato in sicurezza a casa propria”.
Nel caos creativo dovuto allo stop imposto dalla pandemia è quindi nata e cresciuta volontariamente tra i soci una squadra di giovani assaggiatori digitali, capitanati dal Consigliere Aldo Zanetti, esperto di informatica, supportati dalla web agency Aitec che ha fornito una sorta di app in grado di monitorare e gestire ogni passaggio di questa nuova avventura, proiettando la Consorteria nel futuro. E creando uno speciale legame tra generazioni: i giovani denominati “Tutor tablet team” hanno infatti affiancato i soci più anziani insegnandogli a utilizzare smartphone, tablet e pc per inviare i dati degli assaggi che stanno facendo da casa. Dai 1.040 campioni raccolti sono stati ricavati 6.240 provette, poi suddivise fra 220 Maestri, Assaggiatori, Allievi, che compongono i tavoli di assaggio virtuali: “Riceveremo, solo in questa prima fase, oltre 150.000 dati da trattare e rielaborare – spiega Fini – per determinare i migliori campioni che accederanno ai quarti di finale, poi alle semifinali e alla finalissima, da cui scaturirà il miglior aceto del 2020. Un lavoro complicato, reso più leggero e piacevole dall’entusiasmo e partecipazione messi in campi dai nostri soci”.
E per quanto riguarda l’attesisstima premiazione?
La data esatta e i luogo sono ancora in via di definizione – si pensa a fine novembre – ma la certezza è che anche il 2020 avrà il suo Palio.