Torna “l’intelligenza artigianale” di Mast Còt

Come ogni anno a Spilamberto nel primo fine settimana di ottobre le strade si riempiono degli aromi della bollitura del mosto, dal quale prenderà vita l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. A celebrare il prezioso prodotto è “Mast còt”, la manifestazione che si svolge nel centro storico del paese sabato 4 e domenica 5 ottobre, con un’anteprima già venerdì 3 ottobre quando, a partire dalle 19, lungo le strade del centro e in Piazza Sassatelli risuonano “suoni e sapori balsamici”, con musica e street food.
La manifestazione, il cui avvenimento centrale è proprio il rito della cottura del mosto a cielo aperto nei caratteristici “paioli” governati, a fuoco lento, dai maestri delle 16 Comunità che aderiscono alla Consorteria, è promossa dal Comune di Spilamberto in collaborazione con il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale, la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e le “Botteghe di Messer Filippo” e con il patrocinio della Provincia di Modena.
Per tutto il weekend su grandi fuochi, dentro a giganteschi paioli, il succo d’uva viene cotto lentamente ad una temperatura che non deve superare i novanta gradi, sino alla sua riduzione da 100 litri a 70 del volume iniziale!
Dopo questo rito, che è anche un’occasione di festa, la base del Balsamico tradizionale è pronta per essere pazientemente invecchiata in botti di legno diverso, di grandezza a scalare, fino all’ottenimento dei sapori, degli odori e dei colori caratteristici di uno dei prodotti gastronomici più pregiati al mondo. I visitatori potranno osservare tutti i passaggi che precedono le ulteriori fasi di preparazione del Balsamico e partecipare alle degustazioni guidate di Balsamico tenute dai maestri della Consorteria.
“E’ dal fuoco che nasce il Balsamico – spiega il Gran Maestro della Consorteria Maurizio Fini – in primis dal fuoco della nostra passione, che accende poi la fiamma che cuoce lentamente il giovane mosto dell’ultima vendemmia; questo, sapientemente fermentato e acetificato, inizierà un lungo lento percorso di crescita e, come un bambino, diventerà adulto: il mosto cotto di oggi diventerà, fra 25 anni, un signor aceto balsamico, un tesoro eccellente, unico e inimitabile”.
Tutti i volontari delle Comunità Balsamiche si ritrovano sotto le mura della Rocca Rangoni per fare festa, accogliere gli aspiranti assaggiatori che, toccando con mano le tecniche e le modalità di cottura, completeranno il corso che li diplomerà Allievi e riceveranno il testimone di giovani ambasciatori di balsamico.
Domenica 6 ottobre c’è poi il mercato dei mosti, un’iniziativa unica nel suo genere, durante il quale tutti hanno l’occasione di acquistare il mosto cotto. Inoltre, per tutto il weekend, Spilamberto ospita le aziende agricole del territorio e la vendita diretta dei loro prodotti, laboratori per bambini, spettacoli, laboratori del gusto e iniziative culturali.
Durante la festa è anche possibile visitare, previa prenotazione, il Museo dell’Aceto balsamico tradizionale, l’Acetaia sociale della Consorteria, la sede dell’Ordine del Nocino Modenese e la “cella di Messer Filippo”.
Il Gran Maestro invita a non perdere questa occasione: “C’è qualcosa di religioso che ti assale e ti avvolge quando entri in Acetaia, la nostra cattedrale: i profumi e gli aromi che aleggiando nell’aria ti riportano indietro nel tempo, al sapore dei piatti che le nonne insaporivano con quel nettare che considerato miracoloso e curativo come un balsamo, che si usava solo nei giorni di festa, e non a caso i giorni in cui si cuoce il mosto diventano giorni di festa grande!”.